Nel 2005 Martin Lowry, in anticipazione all’applicazione sul New Cactus Lexikon (Hunt et al. 2006), pubblica su Cactaceae Systematics Initiatives (2005, 19: 11-12), varie nuove combinazioni in Echinopsis Zuccarini. Tra queste a pag. 12 appare Echinopsis bridgesii ssp. vallegrandensis (Cárdenas) Lowry, di cui riportiamo il testo per esteso:

14049 E. bridgesii ssp. vallegrandensis (Cárdenas) Lowry comb. et stat. nov. B: 00615 E. vallegrandensis Cárdenas, Cactus (Paris) 14 (64): 163-164 (1959). T: Bolivia, Santa Cruz, Florida, between Mataral and Vallegrande, 2700 m, Apr 1957, Cárdenas 5501 (CARD, US). Distinguished from ssp. bridgesii by its applanate habit, short, thicker, spines and more numerous ribs.

Notiamo che Lowry sottolinea come caratteri distintivi del nuovo taxon il portamento appianato e il maggior numero di coste. Se andiamo a confrontare i caratteri di Echinopsis bridgesii Salm-Dyck con quelli della ssp. vallegrandensis su NCL (Hunt et al. 2006, text: 92) troviamo che tali distinzioni non risaltano, anzi sono in contrapposizione con i dati del testo. Come possiamo vedere dallo schema gli elementi di distinzione portati da Lowry sono inesistenti. Anche noi eravamo arrivati queste conclusioni studiando Echinopsis vallegrandensis (Cárdenas) in alcuni dei suoi areali di diffusione in Bolivia (Santa cruz e Chuquisaca) nelle zone tra Mataral, San Isidro, Pulquina e la Valle del Rio Grande. Non abbiamo infatti trovato grandi distinzioni rispetto alle popolazioni di E. bridgesii viste nel giugno 2007 nella zona di La Paz (Valle de La Luna). Per esempio la popolazione di E. vallegrandensis rilevata tra Mataral e San Isidro il 20/07/2011 (A&M 670,foto 1-17) mostra una media nel numero di coste di 12-14 (stesso numero di coste di E. bridgesi) e individui che raggiungono 39 x 8 cm (h x ø) (foto 3-4). Per queste ragioni riteniamo che E. vallegrandensis sia da assimilare tra i sinonimi di E. bridgesi. (Tradotto da: Anceschi & Magli 2013b, 45-46)

Anderson (2001, 263), considera Echinopsis ayopayana F. Ritter & Rausch sinonimo di Echinopsis comarapana Cárdenas; la stessa posizione è mantenuta in Anderson & Eggli (2011, 226). Diversamente, Hunt et al. (2006), inseriscono E. comarapana tra i sinonimi di E. bridgesii  ssp. vallegrandensis (Cárdenas) M.Lowry (ibidem, text: 94, 292), riconoscendo E. ayopayana tra i taxa accettati, annotando “Doubtfully distinct  from E. bridgesii, though mature br become decumbent and > 1m long, a growth habit not seen  in  E. bridgesii.”. In realtà in diverse popolazioni della dominante e variabile E. bridgesii da noi studiate in habitat, individui che mostrano abito prostrato e allungato coesistono con altri conformi alle dimensioni standard della specie, si veda per esempio A&M 1107, Bolivia, Cochabamba, a sud-est di Cochabamba, La Angostura, foto 86-88 per i semaphoronts (Hennig 1966, 6-7, 32-33, 63, 65-67) del primo tipo, e foto 93, 95, e 97 per quelli del secondo. È inoltre da notarsi come anche in aree prossime alla località del tipo di E. ayopayana (i.e. BO, Cochabamba, Ayopaya, tra Indipendencia e Tiquirpaya), le popolazioni mostrino molti individui nello standard dimensionale di  E. bridgesii (cioè con fusti non prostrati, < 1m di lunghezza), vedasi A&M 1129, Bolivia, Cochabamba, Ayopaya, below Yayani, 2090 m (foto 127-156). Per le ragioni sopra esposte aggiungiamo E. ayopayana alla sinonimia di E. bridgesii. (Tradotto da: Anceschi & Magli 2021, 52)

È da notarsi che prima della pubblicazione di Lobivia krahn-juckeri Diers (Kakteen And. Sukk. 60(8): 216 (215-223; figs. 1-19) (2009), nell’area di Turuchipa, Potosi, Bolivia, i precedenti ricercatori (BB 1124.02 (2001), RH 350 (1989) identificavano questa specie con Echinopsis huotii (Cels) Lobouret, taxon ora riferito da Hunt et al. (2006, text:  96) a Echinopsis bridgesii ssp. vallegrandensis (Cárdenas) M.Lowry (in cactusinhabitat.org entrambi i taxa sono considerati sinonimi di Echinopsis bridgesii Salm-Dyck, see Anceschi & Magli 2013a, 45-46 ), o semplicemente come E. bridgesii. Solo dopo la pubblicazione del Prof. Diers del 2009, successivi ricercatori (VOS 11-1077 (2011), LB 4055, LB 4057 (2011) hanno iniziato a cercarla e ad identificarla come Echinopsis krahn-juckeri nomen nudum, anche se alcuni (MU 493.2 (2011), hanno seguito a identificarla come E. huotii. Anche Lowry & Winberg, nel loro articolo “Two to Turuchipa” (2013, 8: 44), in merito a L. krahn-juckeri, sottolineano che “mature plants are almost indistinguishable from Echinopsis bridgesii ssp. vallegrandensis”, ma che il protologue descrive il taxon con tubi fiorali corti o lunghi e fiori bianchi, magenta, rossi o gialli. A questo proposito, tutti siamo a conoscenza circa la labilità del valore dei caratteri fiorali nell’attribuire taxa, in seguito agli ultimi anni di evidenze molecolari (Ritz et al. 2007; Lendel et al. umpubl. data; Nyffeler et al. umpubl. data, Nyffeler & Eggli 2010, Schlumpberger & Renner 2012, Anceschi & Magli 2013a). Nonostante il cambio di opinione di Lowry (2018, 22: 26-32), disposto ora a riconoscere rango di specie all’Echinopsis di Turuchipa come Echinopsis krahn-juckeri (Diers) M. Lowry, sulla base dei rilevamenti da noi effettuati in habitat (A&M 1097, A&M 1100 e A&M 1101), ci troviamo in linea con la sua precedente interpretazione, reputando le popolazioni  di E. krahn-juckeri una delle tante manifestazioni della dominante E. bridgesii. (Tradotto da: Anceschi & Magli 2021, 52-53)