cactusinhabitat - logo

Booklet 2021

Con South America 2013/2021 presentiamo il terzo volume della collana cactusinhabitat booklet. Dopo il rientro dal nostro sesto viaggio Sudamericano (16 Nov. 2015/2 Aug. 2016), In una news di cactusinhabitat.org del Settembre 2016, auspicavamo per l’inizio del 2018 l’aggiornamento del sito coi materiali degli ultimi due viaggi (2013-2014, 2015-2016). In realtà l’elaborazione dell’enorme quantità dei dati raccolti negli habitats, oltre alla pubblicazione di alcuni articoli di ampio respiro, vale a dire la synopsis di Parodia Spegazzini s.l. apparsa su Bradleya (2018, 36: 70-161), e i due articoli sui generi Parodia s.l. e Echinopsis s.l., ideati per il numero speciale di CactusWorld dedicato ai cactus sudamericani (2020, Vol. 38 Special Issue Supplement: 1-52), ci hanno fatto posticipare le scadenze.
Con la nostra synopsis, l’unico studio completo ad oggi pubblicato sul genere Parodia, abbiamo sostituito allo statico sistema basato su specie e sottospecie, una più dinamica visione dei rapporti tra le specie negli habitats, costituita dalle relazioni tra specie dominanti in senso evolutivo Darwiniano e le loro vicarianti (interne ed esterne). Una trasformazione che ha dato luogo ad una riformulazione delle descrizioni scientifiche dei taxa coinvolti, basate sui dati delle reali popolazioni esistenti in natura, piuttosto che su “tipi astratti”. In questo senso, come già espresso nell’articolo dedicato alle specie dominanti in Parodia apparso su CactusWorld (2020, Vol. 38 Special Issue: 25), “We are convinced that this approach to classification has changed firstly in substance, and then in numerical data, the information that existed before for these species.” Un approccio alla classificazione che ha sostanziato le definizioni di tutti i taxa riconosciuti come specie in cactusinhabitat.org. 
L’attuale pubblicazione porta a 346 i taxa accettati a livello specifico e a 46 quelli a livello generico, contro i 252 e i 40 rispettivamente considerati nella precedente edizione 2013. Attraverso gli esiti molecolari siamo a conoscenza (Nyffeler & Eggli 2010, Barcenas et al. 2011, Schlumpberger & Renner 2012), che buona parte dei generi ancora riconosciuti all’interno della famiglia Cactaceae de Jussieu, in termini filogenetici semplicemente non esistono, in quanto alle differenze morfologiche ancora utilizzate per distinguerli, non corrispondono reali differenze genetiche (Nyffeler & Eggli 2010). In questo senso ai casi di Echinopsis s.l., Parodia s.l., Eriosyce s.l., già trattati nei precedenti booklets (Anceschi & Magli 2010, 2013), sulle evidenze di Franco et al. (2017), aggiungiamo ora ai macrogeneri considerati anche Cereus s.l., con l’inclusione già da tempo sospettata di Cipocereus F. Ritter and Praecereus Buxbaum, il secondo da noi già assimilato in Cereus nel 2013. I 608 nuovi rilevamenti condotti negli ultimi due viaggi, sono documentati da 6300 foto, che unitamente alle precedenti 6500 portano il totale delle immagini illustranti i taxa in cactusinhabitat.org a 12800. 
Nel testo principale del booklet, Taxonomy (part III), tracciamo alcune linee guida, che ripercorrendo le tappe del pensiero filosofico e scientifico occidentale, conducono all’attuale propensione della mente umana, nelle sue definizioni circa qualcosa di approssimativamente vero in natura, ad una predisposizione a procedere sempre e solo attraverso metodi induttivi atti a sezionare il reale, e non alla comprensione di una totalità della stessa realtà attraverso un metodo deduttivo ed unificante. Sottolineiamo che la divisione del mondo degli specialisti nell’approccio alla definizione della realtà circostante nelle basiche categorie di “splitters” e “lumpers” è solo ipotetica, essendo i secondi oramai solamente figure immaginarie la cui unica funzione è quella di sostanziare nei fatti, l’esistenza dei primi. Quando nel nostro articolo apparso sul bollettino dell’ICSG, Cactaceae Systematics Initiatives, relativo alla monofilia di Echinopsis Zuccarini (Anceschi & Magli 2013, 31: 24-27), abbiamo preso posizione contro l’indiscriminato approccio alla divisione per la divisione sostenuto dai membri ICSG dell’epoca, approccio che contraddiceva gli stessi principi della teoria in uso (i principi di monofilia e parafilia nel senso di Hennig 1966), eravamo consapevoli di navigare contro corrente. I risultati di questa diffusa modalità, hanno portato per esempio nella comprensione dell’ultimo Hunt (2013, xiii; 2016, 11-12) a taxa con “nomi alternativi”, cioè taxa che identificano lo stesso oggetto come appartenente a differenti totalità all’interno della stessa realtà. 
Tornando al background culturale che giustifica una propensione per ‘metodo induttivo e divisione’ vs. ‘metodo deduttivo e unificazione’, ricordiamo che questo approccio viene da lontano. Precisamente dai Padri della cultura occidentale, filosofica, scientifica, poetica, etica, politica, etc.: i Greci antichi. Soprattutto con l’approccio alla conoscenza di Platone e Aristotele, i quali seppur consapevoli di cosa fosse il metodo deduttivo, erano entrambi “spitters” nella loro comprensione del mondo. Cioè, l’essere sensibile (in Platone e Aristotele) e l’Essere intelligibile (in Platone), erano costituiti (anche se in modo diverso nelle due dottrine), da un “molti”. Mentre Parmenide e Plotino, con le loro visioni più integrali ed univoche dell’Essere, sono stati i progenitori di un approccio più unificante seppur anti-fenomenico del reale. Attraverso il passaggio dalla scienza Aristotelica di tipo qualitativo, a quella di tipo quantitativo sostenuta ai primi del 1600 da Descartes, Mersenne, e ovviamente Galileo ed esemplificata dal principio baconiano della “dissectio naturae”, cioè  “it is better to dissect than to abstract nature” [melius autem est natura secare, quam abstrahere] (Bacon 1620, book 1, section 51), abbiamo tentato di ripercorrere le conquiste conseguite da questa interpretazione del reale. Vale a dire la fisica di Newton prima e i successi degli uomini della meccanica quantistica poi, ricordando che le due grandi rivoluzioni tecnologiche della contemporaneità, quella del transistor (1948) e del laser (1950 ca.), sono entrambe progenie della seconda. Proseguendo segnaliamo anche l’attuale “empasse” dovuto all’esclusivo utilizzo di questo approccio, evidenziandone anche le successive sconfitte (la teoria delle stringhe, la “teoria del tutto”, il vagheggiamento di un’inclusione della mente umana come parte dell’apparato sperimentale nella misurazione quantistica etc.), e i “divertissement” (come la ricerca di “esopianeti”, ad esempio), sostenendo il fondamentale valore unificante dell’intelligenza nell’approccio alla conoscenza. 
Tornando alla scienza tassonomica, e ai paradigmi che ne regolamentano l’attuale utilizzo, segnaliamo il limite costituito dalla predilezione data al senso della vista per la comprensione della realtà sensibile che ci circonda, sottolineando che tale predilezione ci porta spesso ad interpretazioni di superficie. 
I lunghi viaggi condotti attraverso gli ecosistemi più aridi e semi-aridi del pianeta, ci hanno resi consapevoli che le specie non sono interessate a mantenere un’identità attraverso barriere riproduttive, ma vogliono semplicemente continuare ad esistere o ad essere, trasformandosi tra loro nello spazio e nel tempo mediante la riproduzione e l’incrocio. Sulla base di considerazioni di carattere genetico, sottolineiamo come una scienza tassonomica con una visione più universale, possa aiutarci a superare unitamente a molti inutili nomi che tanto ci rassicurano, anche altrettante inutili barriere nella direzione di una comprensione più empatica ed etica del mondo. 
Tornando infine a quello che auspicheremmo dover essere l’approccio alla conoscenza, ontologica in generale e scientifica in particolare, riteniamo che la vera scienza si basi sull’intuizione dei principi e non su metodi induttivi, probabilità supportate da “solide” quantità matematiche, opinione e relativo consenso, cioè i paradigmi cari all’epistemologia contemporanea. A sostanziare questa nostra ipotesi portiamo le testimonianze di tre grandi uomini: Aristotele (Aristotele, Analitici secondi, II, 19, 100 b), Albert Einstein (Einstein 1936) e Willi Hennig (Hennig 1966, 128-129), strenui sostenitori del valore fondamentale dell’intuizione come “principio del principio” (Aristotele, ibidem), del procedimento scientifico. 
Nelle conclusioni formuliamo come proposta per una preparazione ad un nuovo metodo d’approccio alla conoscenza scientifica, un ritorno ad una modalità di procedere che prediliga il pensiero teoretico-speculativo come base per la comprensione del reale. Un invito a cogliere attraverso il ragionamento il visibile, ed attraverso l’intuizione l’invisibile. A questo scopo una rilettura dei Classici della filosofia occidentale, anche da parte degli scienziati, fisici inclusi, sarebbe un buon punto di partenza. (Tradotto da: Anceschi & Magli 2021, 11-14)

Cactusinhabitat booklet. South America 2011/2013 è pubblicato e distribuito da Modo infoshop. Il download della pubblicazione è completamente gratuito e disponibile qui.
 

 

Booklet 2013

Con South America 2011/2013 presentiamo il secondo volume della collana cactusinhabitat booklet. Quasi due anni e mezzo sono passati dalla prima pubblicazione di cactusinhabitat.org (nel 2010) e del nostro primo booklet, i cui contenuti furono accolti da Gordon Rowley con queste parole: '... stimulating reading and some revolutionary ideas to arouse controversy' (lettera, 27 ottobre 2010). Da allora cactusinhabitat ha scandito il tempo delle nostre vite, e dopo un altro anno trascorso negli habitat sudamericani, al rientro ci siamo dedicati esclusivamente alla rielaborazione dei dati raccolti. Con l'uscita del 2013 presentiamo più di 100 nuovi taxa (molti di questi corredati dai relativi commenti), portando il totale delle specie riconosciute in cactusinhabitat.org a 252 (sui 292 taxa studiati in habitat). I nuovi rilevamenti sono documentati da più di 4500 foto, che si aggiungono alle 2000 precedenti. Anche se abbiamo documentato alcuni nuovi generi, il numero complessivo che presentiamo è rimasto 40, come nella prima pubblicazione. Abbiamo infatti scelto di assimilare alcuni generi in Echinopsis Zuccarini come conseguenza dell'ipotesi filogenetica adottata sulla base delle evidenze delle ultime analisi molecolari (Nyffeler & Eggli 2010, 6: 109-149; Schlumpberger & Renner 2012, 99 (8) 1335-1349). A questo proposito pensiamo che le nuove teorie, i nuovi metodi e le nuove tecniche, a nulla servano se non si è disposti a valutarne i risultati con uno sguardo aperto, senza il quale si rischia di dare ulteriore spazio a vecchie idee sempre in agguato. Il soggetto del testo di Tassonomia è il tempo, il padrone delle vite di ogni essere vivente. Solo il riconoscimento dell'importanza di un'esatta cronologia degli eventi storici ci permette di individuare come l'unico reale, un sistema di classificazione filogenetico, in alternativa ad altri basati su parametri artificiali (morfologici, tipologici etc.). Seguendo la freccia del tempo, abbiamo analizzato i metodi e le tecniche attualmente in uso per la definizione dei gruppi naturali (monofiletici) nei taxa superiori, cioè il sistema di Hennig basato su simplesiomorfie / sinapomorfie, e la scelta di specifici modelli evolutivi nella rielaborazione dei dati molecolari, come ad esempio ML, Bayesian analysis, etc. Vogliamo sottolineare l'importanza del sistema proposto da Hennig per la definizione dei taxa inferiori (le specie), ovvero la figura del semaphoront, e di quella scienza accessoria per riconoscere relazioni genetiche all'interno di un sistema tassonomico definita 'olomorfia comparata tra semaphoronts' (Hennig 1966, 66-67). In conclusione, il lavoro in habitat ci ha portati a prediligere le relazioni tra le specie piuttosto che le separazioni, relazioni evidenti anche nei risultati delle analisi molecolari. Se i taxa siano pochi o molti è un problema di interpretazione: se si pensa che le cose siano collegate tra loro, sono meno; se si pensa che siano invece separate, sono molti di più. (Tradotto da: Anceschi & Magli 2013, 11-12)

Cactusinhabitat booklet. South America 2011/2013 è pubblicato e distribuito da Modo infoshop. Il download della pubblicazione è completamente gratuito e disponibile qui.

 

 

Booklet 2010

La collana cactusinhabitat booklet, alla sua prima uscita South America 2005/2010, risponde alla necessità di una pubblicazione che riassuma e completi i contenuti principali del sito, progetto dedicato esclusivamente allo studio delle cactacee in habitat. Il sito (ottobre 2010) presenta più di 2000 foto dal nostro archivio, alle quali quando necessario faremo riferimento nel booklet, è il frutto delle ricerche e riflessioni degli ultimi cinque anni, metà dei quali passati in Sudamerica. Dall’osservazione delle specie in habitat è nata l’esigenza di una classificazione più semplice, in quanto sia l’interpretazione tassonomica di Backeberg, Ritter & Co, che quella dell’International Cactaceae Systematics Group, non riescono a chiarire completamente le relazioni tra queste. Affrontiamo l’argomento nel capitolo 1, A taxonomic approach for a simpler (and more stable) classification of genera and species in the cactus family. Di seguito spieghiamo le linee seguite nel trattamento dei taxa intraspecifici e in cosa consiste il nostro approccio più tradizionale, in termini di taxa sottratti al livello di specie, rispetto al totale proposto dall’ICSG. Seguono gli approfondimenti su alcune specie: tra questi l’articolo sul nome corretto da attribuire al Discocactus che vive a Grão Mogol, o quello sulla nuova distribuzione da assegnare a Parodia claviceps (F. Ritter) F. H. Brandt e a Parodia schumanniana (K. Schumann) F. H. Brandt. Al momento il sito presenta 40 generi e 151 specie (32 delle quali del genere Parodia). Tre combinazioni sono inedite, le pubblichiamo qui, nel capitolo 4, New combinations in various South American genera. L’ultima parte è dedicata alla conservazione e al nostro contributo a questo delicato argomento in continua evoluzione. Le uscite del booklet seguiranno gli aggiornamenti del sito, con le novità sulla distribuzione, la conservazione e la tassonomia che emergeranno dai rilevamenti dei prossimi viaggi. (Tradotto da: Anceschi & Magli 2010, 7)

Cactusinhabitat booklet. South America 2005/2010 è pubblicato e distribuito da Modo infoshop. Il download della pubblicazione è completamente gratuito e disponibile qui.

 

Giovanna Anceschi & Alberto Magli

cactusinhabitat booklet
South America 2013/2021

Luglio 2021


download
PDF, 1.226KB
Giovanna Anceschi & Alberto Magli

cactusinhabitat booklet
South America 2011/2013

Giugno 2013


download
PDF, 963KB
Giovanna Anceschi & Alberto Magli

cactusinhabitat booklet
South America 2005/2010

Ottobre 2010



download
PDF, 560KB
corrigenda
Dicembre 2010

download PDF, 259 KB